Pubblichiamo un estratto dal libro Resistenze ai disastri sanitari, ambientali ed economici nel Mediterraneo, DeriveApprodi, Roma 2018. A cura di Salvatore Palidda, con contributi di Mara Benadusi, Anna D’ascenzio, Kamel Doraï, Sümül Kaya, Stefania Ferraro, Antonio Mazzeo, Luca Manunza, Laurent Mucchielli, Salvatore Palidda, Jean Francois Pérouse, Antonello Petrillo, Vittorio Sergi, Salvo Torre, Lucia Vastano, Zoé Vernin

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Il libro Resistenze ai disastri sanitari, ambientali ed economici nel Mediterraneo comprende 17 capitoli scritti da 15 autori di diversi paesi sulle resistenze ai vari disastri in Turchia, Libano, Tunisia, Spagna, Francia e Italia e in generale in tutto il Mediterraneo. Soprattutto dal XIX secolo e ancora di più dagli anni Settanta le popolazioni dei paesi mediterranei sono colpiti da disastri sanitari e ambientali che provocano milioni di morti e ammalati. A questo si aggiungono i disastri economici anch’essi dovuti alla devastazione del territorio e alla diffusione dell’inquinamento, oltre che alle guerre, alle neo-schiavitù; tutto ciò spinge a migrazioni disperate e spesso tragiche. La responsabilità di questi disastri è delle multinazionali e dei poteri politici che mirano sempre al profitto di pochi a tutti i costi. Si tratta del crimine contro l’umanità e il pianeta Terra, il fatto politico totale del XXI secolo che colpisce la maggioranza delle popolazioni prive di ogni protezione, in particolare nel mondo mediterraneo attaccato dal neoliberismo eurocentrico che si avvale anche del neofascismo, del razzismo e del sessismo.

Tuttavia, da anni si sviluppano sempre più le Resistenze delle vittime e degli abitanti delle zone più colpite che riescono anche a conquistare alcune vittorie quando si crea collaborazione fra essi e i professionisti non corrotti delle agenzie di prevenzione e controllo e delle varie istituzioni, associazioni e sindacati. Il libro vuole valorizzare e promuovere tutte le resistenze perché esse indicano l’unica prospettiva di effettiva resilienza rispetto ai disastri, la fattibilità di bonifiche e risanamento delle realtà a rischio, di estinzione e riconversione delle attività che producono morte. Promuovere la collaborazione di tutti e quindi delle diverse conoscenze e competenze per lo sviluppo delle resistenze: questa è la scommessa per non rassegnarsi alla morte stessa del Mediterraneo costruendo collettivamente prosperità e posterità dignitose per la maggioranza delle popolazioni oggi priva di tutele sufficienti.

Dal link qui sotto potete scaricare e leggere il capitolo 17, scritto da Salvatore Palidda: Quali insegnamenti trarre dagli studi su antropocene, capitalocene, necropolitica, per la resistenza ai disastri ed elaborare alternative?

Estratto da “Resistenze ai disastri sanitari, ambientali ed economici nel Mediterraneo”: capitolo 17 di Salvatore Palidda

Domani 21 giugno, alle ore 18.30, il  testo verrà presentato a Milano, alla Fabbrica del Vapore (Via Giulio Cesare Procaccini, 4 – MM4 Monumentale, tram 10 e 14). Con Guido Viale, Piergiorgio Duca, Luca Beltrami Gadola, Gianni Giovannelli, Lucia Vastano, Olga Blasevitz, Salvatore Palidda

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