#omaggio a Toni Negri 2

Riportiamo dal sito Tranversal Texts quattro conversazioni di Gerald Raunig con Antonio Negri su quattro assi fondamentali: potere costituente/mesopolitica ed ecologie/moltitudine/comune e con/dividualità. Le interviste sono state registrate a Parigi nel settembre del 2022. Si tratta di audio in italiano con sottotitoli in inglese. * * * * *

Conversazione #1: il potere costituente

In questa intervista registrata nel settembre 2022 a Parigi, Toni Negri parla della sua filosofia politica, dei suoi concetti più importanti e della loro attualità. Nella prima delle quattro parti della conversazione, il filosofo italiano sviluppa il concetto di “potere costituente” a partire dalle lotte storiche per le costituzioni nella modernità fino alle sue esperienze personali negli anni Sessanta e Settanta. Negri scrisse il suo influente libro Potere costituente nel 1992, prima del movimento antiglobalizzazione e della pubblicazione dei bestseller politici Impero e Moltitudine, ma c’è anche una forte vita dopo il concetto di potere costituente: a partire dagli anni Duemila, il processo bolivariano in Venezuela, i processi costituenti e le nuove costituzioni in Ecuador e Bolivia hanno portato ad attualizzazioni del concetto di Negri, fino alle lotte odierne per una nuova costituzione in Cile. In tutti questi contesti, il potere costituente diventa più di una componente di un processo costituzionale, è “un potere rivoluzionario che vince nella lotta”.

 

Conversazione #2: Mesopolitica ed ecologie

In questa intervista registrata nel settembre 2022 a Parigi, Toni Negri parla della sua filosofia politica, dei suoi concetti più importanti e della loro attualità. Nella seconda delle quattro parti della conversazione, il filosofo italiano sviluppa il concetto di mesopolitica come capacità di stare nel milieu. Fin dai tempi in cui scrisse “Les nouveaux espaces de liberté” insieme a Félix Guattari, a metà degli anni Ottanta, i due amici e intellettuali attivisti cercarono di assemblare i molteplici movimenti sociali, tra cui il nascente movimento dei Verdi. Accanto a quelle che Guattari coniò allora come le tre ecologie, mentale, sociale e ambientale, oggi Negri insiste nel contrastare le ideologie della decrescita e del tecno-pessimismo con la costruzione di una mesopolitica che sia anche una tecnopolitica ambientale.

 

Conversazione #3: Moltitudine

In questa intervista, registrata nel settembre 2022 a Parigi, Toni Negri parla della sua filosofia politica, dei suoi concetti più importanti e della loro attualità. Nella terza parte di questa conversazione in quattro parti, il filosofo italiano arriva al suo concetto centrale di moltitudine. Dalle sue origini negli scritti di Spinoza e le sue connessioni con la democrazia assoluta, fino alle vicende storiche dei movimenti di liberazione della prima modernità europea, la moltitudine è sempre stata il concetto di una composizione di singolarità, di forme di vita che si assemblano. Nel XX secolo, il capitalismo si è trasformato dal fordismo al post-fordismo, e con i movimenti femministi e anticoloniali sono sorte anche nuove forme di soggettivazione moltitudinaria. Dal 1968 all’inizio del secolo, quando nel movimento anti-globalizzazione le macchine testuali si sono intrecciate con le macchine sociali, fino ai movimenti Occupy e Black Lives Matter, la moltitudine è emersa ancora e ancora come un indicatore che un altro mondo è possibile.

 

Conversazione #4: Comune e con/dividualità

In questa intervista, registrata a Parigi nel settembre 2022, Toni Negri parla della sua filosofia politica, dei suoi concetti più importanti e della loro attualità. Nella quarta e ultima parte della conversazione, il filosofo italiano inizia definendo l’individualismo come la dottrina della modernità, che ha creato mostri fino ai giorni nostri. La conversazione ruota attorno alle alternative a questo regno e alla grammatica dell'”individuo-re”. Al di là delle basi puramente linguistiche e metafisiche, la posta in gioco concettuale e politica si sviluppa dal concetto di comune di Negri a una politicizzazione del termine colloquiale italiano “condivisione” verso la teoria politica della condivisione e della con/dividualità.

* * * * *

Gerald Raunig lavora presso l’eipcp (European Institute for Progressive Cultural Policies) come uno dei redattori della piattaforma editoriale multilingue transversal texts e presso la Zürcher Hochschule der Künste come professore di filosofia. I suoi libri sono stati tradotti in inglese, serbo, spagnolo, sloveno, russo, italiano, olandese e turco. Libri recenti in inglese: Arte e rivoluzione. Transversal Activism in the Long Twentieth Century, tradotto da Aileen Derieg, New York/Los Angeles: Semiotext(e)/MIT Press 2007; Art and Contemporary Critical Practice. Reinventing Institutional Critique, London: mayflybooks 2009 (Ed., with Gene Ray); A Thousand Machines, translated by Aileen Derieg, New York/Los Angeles: Semiotext(e)/MIT Press 2010; Critique of Creativity, London: mayflybooks 2011 (Ed., con Gene Ray e Ulf Wuggenig); Factories of Knowledge, Industries of Creativity, tradotto da Aileen Derieg, New York/Los Angeles: Semiotext(e)/MIT Press 2013; DIVIDUUM. Machinic Capitalism and Molecular Revolution, Vol.1, tradotto da Aileen Derieg, New York/Los Angeles: Semiotext(e)/MIT Press 2016; Dissemblage. Machinic Capitalism and Molecular Revolution, Vol. 2, Minor Compositions 2022; upcoming: Making Multiplicity, Polity Press 2024.

 

Print Friendly, PDF & Email