E’ in uscita per l’editrice Mimesis il libro di Giorgio Griziotti “Cronache del Boomernauta. Gaia e le metatecniche selvagge”. Il libro è una “fabulazione speculativa ecologica”, basata sui racconti di un “boomernauta” che dal futuro viene a raccontare la storia (ecologica) del pianeta ai tempi del (tardo) “neurocapitalismo” e della “setticemia di Gaia”. Ne proponiamo un estratto, in attesa di trovarlo in libreria, e in avvicinamento al WCCJ che si terrà a Milano tra pochi giorni.

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Il Boomernauta torna ad affrontare questioni politiche per spiegare come la mancanza di fiducia degli esseri umani in sé stessi, causata da secoli d’ideologia capitalista, avesse contribuito ad aggravare la pandemia. Se la Gov Neolib all’inizio del XXI secolo si era accontentata dei blablabla di fronte ai processi degenerativi della biosfera, la Gov Q[1] non poteva certo permetterselo e aveva sostenuto e promosso l’emergere di un nuovo e grande mercato della produzione e consumo “green”.

 

Come ho raccontato in precedenza riguardo al ritorno dell’ur-fascismo, in alcune regioni una parte significativa delle classi subalterne si è lasciata coinvolgere in questa trappola ideologica. Anche se il virus nekomemetico[2], all’origine della setticemia di Gaia, era sempre circolato e aveva contagiato a destra e a manca, indipendentemente dall’eventuale posizionamento politico del suo vettore umano, è quasi certo che gli ambienti sotto influenza dell’ur-fascismo fossero i suoi preferiti[3].

Il diffondersi del morbo era anche favorito dalla sfiducia nel futuro che, sin dal Neolib, aumentava di generazione in generazione. Contribuivano a questo altri fattori legati a un senso d’impotenza, per non dire straniamento e diserzione, dei più giovani davanti all’avanzare della setticemia di Gaia. Per limitare le esplosioni sociali nei paesi tradizionalmente più ricchi la Gov Q centellinava i residui di welfare distribuiti sotto varie forme, come un miserevole basic income.

Come ti dicevo, i meno istruiti e i più frustrati e marginalizzati delle classi subalterne vittime della seduzione maligna dell’ur-fascismo, spesso arrivavano facilmente ad agire contro i propri interessi prendendosela con i migranti e talvolta finendo come carne da macello nelle guerre dei PoSt/ati. Essendo facili vittime di contagi nekomemetici contribuivano per il loro numero alla setticemia di Gaia, mentre negli umani sensibili alle TAM[4] si profilava da lontano la visione di una potenziale ribellione multispecie capace di opporsi alla crescita senza fine del caos generato dall’infezione di Gaia.

I primi decenni del secolo XXI erano stati costellati da incontri al vertice per far credere di contrastare il processo distruttore. Summit che invece avevano il compito di imbrogliare le carte senza modificare l’essenza dello statu quo.

In seguito, sebbene la sua grande priorità fosse la Grande Fuga[5], la Gov Q non avrebbe potuto permettersi di continuare eternamente la truffaldina manipolazione mediatico-politica sulla condizione di Gaia.  I crescenti flussi di migrazione provocati dalle guerre e i territori divenuti inabitabili da un lato e la rivelazione del morbo nekomemetico dall’altro rendevano ormai impossibile tale atteggiamento. La Gov Q aveva, come nel passato, giocato la carta di una metatecnica capace di risolvere ogni problema e della produzione per il nuovo grande mercato green.  Anche la Cina e il PCC, dopo essersi un po’ ripresi dalla botta del Progetto Primavera, aderivano a questa pianificazione della dernière chance. Ma tutti i vantaggi potenziali ottenuti con il parziale abbandono delle energie fossili erano controbilanciati da fattori e scelte nefaste. Anche se da qualche decennio i paesi ricchi del Nord avevano potuto permettersi di produrre energia poco inquinante con le tecniche più recenti di fusione nucleare a confinamento magnetico, la permanenza del nucleare tradizionale era stata pagata con il moltiplicarsi degli incidenti e dalla presenza diffusa dei bubboni infetti di centrali abbandonate e non smantellate. Scelte come l’elettrificazione dei trasporti individuali avevano inoltre perpetuato e rinforzato l’estrattivismo. E poi le ricerche sulla fusione nucleare avevano avuto come rovescio della medaglia la messa a punto di micro testate nucleari a fusione che sarebbero state largamente utilizzate dalla WorldForce come armi tattiche.

Grazie alla sua potenza di calcolo quantistica la Gov Q riusciva anche a creare simulazioni di prospettive meno catastrofiche.  In qualche caso aveva lanciato gigantesche azioni di propaganda riuscendo a rallentare la crescita delle temperature in vaste zone. Aveva utilizzato sotterfugi tecnologici inverosimili e fatto ricorso a giganteschi progetti di geoingegneria, spesso contestati, che sarebbero stati pagati con peggioramenti ben più gravi altrove. Si trattava evidentemente di accessi violentissimi di virus nekomemetico di cui la Gov Q si ostinava ferocemente a negare l’esistenza adducendo che non c’erano prove oggettive e tangibili. La Gov Q aveva infatti intuito che il capitalismo non sarebbe sopravvissuto a una lotta generalizzata al virus nekomemetico Di fronte a questo pericolo la combinazione del soluzionismo tecnologico con gli schiaccianti rapporti di forza era diventata indispensabile per controllare i movimenti della Sfera Autonoma.  Inoltre, e anche questo contava, si trattava di un virus immateriale in cui non c’erano test, vaccini e cure da trasformare in prodotto mercantile delle Huge Pharma.

Ma ancora una volta la presenza reale della pandemia nekomemetica era stata convalidata grazie alle TAM: alcune specie nonumane erano addirittura in grado di individuare la malattia negli umani.

Anche prima delle TAM le capacità diagnostiche dei nonumani con altre patologie erano state provate. L’olfatto canino altamente sviluppato permetteva di rilevare la presenza di tumori, malaria, Covid e altre condizioni patologiche. Anche alcuni uccelli, come i corvi e i picchi, avevano dimostrato una notevole abilità nella diagnosi di malattie e nell’identificazione di alimenti contaminati. E poi i delfini riuscivano a rilevare la presenza di tumori e altre anomalie nei tessuti degli animali.  In tutti questi casi, però, un previo addestramento era necessario.

Le TAM avevano semplificato la scoperta del virus nekomemetico consentendo a molti nonumani di segnalare la forza della carica virale negli scambi multispecie. In questo modo si era scoperto che praticamente tutti gli umani erano contagiati dal virus!  Nei paesi più poveri del Sud globale, le popolazioni più razzializzate ed emarginate, spesso paucisintomatiche, erano contagiate non per scelta ma per forza; quindi, sebbene non contribuissero significativamente alla setticemia di Gaia, ne subivano le peggiori conseguenze sotto forma di squilibri climatici, fenomeni meteorologici estremi e una vasta gamma di disagi, sia a livello locale che globale.

Sul versante opposto, il famigerato 1%, integrato alla Gov Q e detentore della maggioranza assoluta delle ricchezze globali, era composto da Grandi Malati con cariche virali stratosferiche che, mentendo spudoratamente, proclamavano sui loro media di essere puliti e vaccinati grazie alla loro green-washing attitude.  Non solo negavano l’esistenza del virus, ma sostenevano che, se per caso esistesse, non sarebbero stati loro i portatori. Questo perché non solo avevano investito massicciamente nel green market, ma l’avevano anche creato.

La speranza di creare alleanze multispecie generate dalle TAM stava però dando vita a esperimenti e a lotte che si formavano soprattutto all’interno dei movimenti della Sfera Autonoma e si sincronizzavano con la moltitudine di progetti perma-alternativi già esistenti.

Queste lotte restavano ancora embrionali e marginali se paragonate alle grandi forze in gioco, come il potere quantistico di organizzazione e di controllo della cooperazione della Gov Q, o l’energia sotterranea della pandemia e quella ben visibile dell’infezione generalizzata di Gaia.

Se un nuovo equilibrio fosse prevalso globalmente forse si sarebbe potuto evitare il peggio, ma la strada maestra non era tracciata e le piste da percorrere sembravano incerte, lunghe e tortuose. Alcune si sarebbero rivelate delle impasse, altre erano piene di tranelli mortali, altre ancora presentavano ostacoli e difficoltà imprevedibili. Tra queste ultime, si annoveravano quelle che sarebbero emerse a seguito di mutamenti nelle relazioni all’interno delle reti della vita, in particolare grazie ad alcuni contraccolpi imprevisti che sarebbero stati generati dalle TAM.

 

Note

[1] La Gov Q o Governance Quantistica, subentra verso gli anni 70 del XXI secolo alla Gov Neolib in grande difficoltà a causa della crisi di Gaia. Esacerbando il soluzionismo tecnologico già in vigore si basa sulle tecnologie quantistiche per operare una fulminea trasformazione tecnopolitica e per tentare di riprendere in mano il controllo della situazione.

[2] L’aggravarsi della setticemia di Gaia e l’accertata responsabilità degli umani, o di parte di essi, aveva fatto emergere la teoria di una malattia causata da una specifica tipologia di meme che aveva la caratteristica di infettare gli umani e renderli contagiosi, proprio come alcuni virus e batteri responsabili di malattie infettive. In questo caso, a differenza di virus e batteri, si sarebbe trattato di un contagio immateriale che avrebbe indotto nell’umano infetto un particolare comportamento patologico distruttivo della biosfera. I memi infetti, chiamati nekomemi, una contrazione di not-ekological-memi, erano all’origine del   virus nekomemetico.

[3] Anche nel Boomernauta era rimasto vivo il ricordo dell’aggravamento del cancro del polmone verde della biosfera generato dal governo del fascista brasiliano Bolsomerda, anche se i governi precedenti avevano pure innegabili responsabilità.

[4] Le Tecnologie degli Affetti Multispecie (TAM) erano una rete e un sistema di interazioni e connessioni emotive fra umani e nonumani.

[5] Quando le condizioni di vita sulla Terra divennero precarie, la governance e le élites cominciarono lavorare su un progetto di migrazione spaziale su larga scala a loro riservato. L’idea di marketing dietro la Massive Spatial Migration (MSM) era quella di presentarla come l’inizio della colonizzazione umana dello spazio, ma, nonostante i travestimenti, era difficile mascherare che si trattasse d’una Grande Fuga dell’élite, anche se questo termine venne messo al bando.

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