Milano capitale dell’editoria, Milano città evento, un susseguirsi di mostre, fiere, iniziative, una città che si vuole dinamica, sempre pronta a cogliere le nuove tendenze. È in tutto questo turbinio di accadimenti che abbiamo pensato a un momento più raccolto, più lento, più meditato Il piccolo Salone del libro politico, in cui far convergere realtà note e meno note che non smettono di interrogarsi sui mutamenti, sulle aperture, sulle criticità del nostro presente. C’è davvero bisogno di interrogarsi sulla grande trasformazione in corso, che spesso ci trova spaesati in un mondo i cui punti di riferimento, un tempo più saldi, sono diventati estremamente mobili e incerti.
Nello spazio di Cox 18 dell’Archivio Primo Moroni e della libreria Calusca, l’8 e il 9 giugno cercheremo di afferrare momenti diversi di questa situazione, attraverso l’esposizione di libri, una mostra, un dibattito che hanno in comune una predisposizione interpretare l’accadere e a cercare di comprenderlo.
Ci saranno realtà diverse, non omogenee, ma curiose e attente, nonché creative perché l’immaginazione è necessaria in tempi così affrettati.
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Manca completamente un paragrafo relativo all’invenzione di una pandemia e alle conseguenze derivanti dall’introduzione del green pass come strumento di controllo e di governo del comportamento degli uomini. Ma forse questo per i sovvertitori del presente non è stata una operazione politica? Troppo immediati i contatti con i propri referenti governativi della pseudo siniatra? Vergogna.