Pubblichiamo, ringraziando molto la rivista Millepiani e la casa editrice Eterotopia per la gentile concessione, un’intervista a Gilles Deleuze pubblicata nel 2007 sul n. 32 di Millepiani, “Dis-senso. Per un’ecologia materialista”, che non solo rimarca le differenze tra il pensiero critico francese che fu vicino ai movimenti e le nouveaux philosophes, ma suona alle nostre orecchie di straordinaria attualità visto il sempre maggior peso che va assumendo la figura dell'”autore” e le corruzioni conseguenti generate dal sistema mediatico. Una nota introduttiva di Tiziana Villani:

L’influenza del pensiero critico francese ha subito in Italia molti rivolgimenti: dopo l’indubbio impatto sul ‘77, seguì un lungo periodo di rimozione al punto che Einaudi esitò per molti anni a pubblicare “Che cos’è la filosofia?” di Deleuze e Guattari. Noi pubblicammo un capitolo Geofilosofia (1993), che acquistammo da Einaudi grazie all’aiuto di Nanni Balestrini. Nel frattempo, tornavano di moda (anni Novanta) espressioni, termini di questi autori mescolati a quelli che loro avrebbero considerato come, appunto, i nouveaux philosophes. Dagli anni Novanta, con onde alterne, accade che autori liberi ma rigorosissimi come i nostri, vengano piegati proprio a quel sistema della comunicazione che tutto confonde e che avevano ravvisato come nemico. Pubblichiamo anche noi questo allegato poiché è parte anche del nostra storia e di uno stile che ci piace pensare necessario alla filosofia” (Tiziana Villani).

Per aprire il pdf e leggere l’intervista cliccare qui: Gilles Deleuze_MILLEPIANI32

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