Tutte e tutti coloro che, per i più svariati motivi, non avessero potuto seguire il seminario di studio organizzato da Effimera che si è tenuto sabato 10 ottobre 2020 alla Casa delle Donne di Milano, possono trovare al seguente link di Archive.org le registrazioni delle introduzioni, delle relazioni, dei momenti di dibattito.

https://archive.org/details/seminario-effimera-20-ottobre-2020-dei-corpi-perduti-e-dei-corpi-ritrovati

Ringraziamo chi ha parlato, chi ha ascoltato, chi è intervenuto/a, interagendo e aggiungendo preziosi elementi. Siamo usciti da questa discussione convinte e convinti della necessità di riavviare il pensiero critico, di mantenerci particolarmente lucidi nell’osservare e combattere le società punitive ed escludenti del presente, laddove la pandemia, con tutti i problemi gravi e reali che innegabilmente genera, rappresenta anche un’occasione eccellente per l’espansione dell’utopia del capitale, con altri tagli, altre accumulazioni, ulteriore saccheggio dei servizi pubblici. Più che mai determinanti sono le “alleanze dei corpi”. Riprenderci i nostri corpi nella loro materialità e desiderio. Tenere presente le connessioni e “la congiuntività delle questioni”. Ascoltarci e non ragionare per opposizioni.

Ringraziamo la Casa delle donne di Milano, per l’accoglienza e la disponibilità.

Ringraziamo Paolo Gallerani per aver prestato al seminario l’immagine magnifica di una sua opera, “Tavola dei Diecimila Crocefissi” (2018) e Fayçal Zaouali per la grafica del manifesto e del flyer.

Grazie anche a Giulia Silvestri, che ha curato suono e registrazioni.

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La centralità della produzione immateriale nella attuale organizzazione del lavoro sembra quasi voler cancellare la materialità dei corpi, sostituiti dalla comunicazione virtuale mediante proiezioni di immagini e dalla fungibilità neuronale del singolo soggetto. Per altro verso, la violenza repressiva, i fenomeni migratori, la cura di cui sempre necessitano i corpi, ci riconducono alla concretezza della carne. Il corpo è comunque al cuore della scena.

La pandemia di Covid-19 ha ulteriormente messo in luce la materialità dei corpi. Che cosa è un corpo? Il corpo è da sempre ridotto a strumento della ri/produzione governata da una ragione a esso aliena. Che cosa può un corpo? Il femminismo ha sin dall’origine proposto una politica dei corpi contrapposta alla governamentalità del potere sul vivente.

Ci accorgiamo con più precisione come il furore autodistruttivo del capitalismo, che non si ferma neppure di fronte alla prospettiva della vita abolita per sempre, neppure di fronte alla catastrofe ecologica, che si fonda su fabbriche della morte, rende più che mai necessario focalizzare l’attenzione sui corpi.

PROGRAMMA

Ore 10.00 – Anita Sonego:  Saluti introduttivi della Casa delle Donne di Milano

Prima Sessione – Corpi del capitale

Ore 10.15 – Cristina Morini: “Introduzione  ai lavori”

Ore 10.30 – Alisa Del Re: “Produrre in assenza di corpi”

Ore 10.45 – Christian Marazzi: “Per una critica dell’economia politica dei corpi”

Ore 11.00 – Andrea Fumagalli: “Bioeconomia del Welfare”

Ore 11.15 – Angela Balzano: “Dal lavoro biologico al lavoro terrestre: virus, batteri e donne nei circuiti del biocapitale”

Ore 11.30 – Nicola Policicchio: “Questioni che prendono corpo. La manifestazione materiale dell’essere umano tra il vissuto e l’immaginario”

Ore 11.45 – 12.30 – Dibattito

Ore 12.30 – 14.00 – Pausa pranzo

 

Seconda sessione: Corpi e controllo

Ore 14.00 – Tiziana Villani: “Introduzione ai lavori”

Ore 14.15 – Franco Berardi Bifo: “Il giorno prima del diluvio”

Ore 14.30 – Tristana Dini: “Cariche vitali. Libertà femminile e corpi ai tempi del Covid”

Ore 14.45 – Simona Bonsignori: “Pandemia. Corpi. Mondo”

Ore 15.00 – Giudo Veronese: “La zona grigia: sofferenza sociale e politiche della cura a Milano durante la crisi Covid 19”

Ore 15.15  16.00: Dibattito

Ore 16 – 16.15 – Pausa

 

Terza Sessione: Il corpo malato

Ore 16.15 – Davide Caselli: “Introduzione ai lavori”

Ore 16.30 – Sara Gandini: “Scienza, un sapere situato dove sta la politica, ma quale politica?”

Ore 16.45 – Gianni Giovannelli: “Codificazione dell’incertezza”

Ore 17.00 – Elena, Non Una Di Meno Milano: “La metropoli incarnata: per una città transfemminista contro la valorizzazione della violenza”

Ore 17.15 – Paolo Peloso: “Pandemia, corporeità e mondo mentale. Alcuni spunti di riflessione”

Ore 17.30 – Elisabetta Della Corte: “Curarsi senza guarire, il conflitto come cura”

Ore 17.45 -18.30 – Dibattito

 

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