Roberta Chiroli, Franca Maltese, Enzo Vinicio Alliegro: tre ricercatori, una condanna, un’assoluzione e un rinvio a giudizio. È stato un giugno “dittatoriale” quello appena trascorso, di cui ha fatto le spese l’antropologia italiana.

Ma tre, oltre che il numero di rinviati a giudizio per avere osato studiare da vicino realtà conflittuali e altamente criminalizzate (il movimento No Tav e quello contro il taglio degli ulivi affetti da xylella in Puglia), è anche il numero perfetto: il numero, cioè. che ha determinato un’inedita ondata di indignazione dentro e fuori l’accademia.
Petizioni, articoli sui principali quotidiani nazionali, documenti delle associazioni scientifiche, botte e risposte tra Procure, magistrati in pensione e docenti universitari: una risposta compatta e inaspettata da parte del mondo universitario e della “società civile” che non sembra esaurirsi con l’attenuarsi del caldo estivo.
Sono infatti diverse le iniziative che, in lungo e in largo per la penisola, sono state organizzate da universitari e movimenti per protestare contro quella che è subito apparsa come una sorprendente ondata repressiva che, in un colpo solo, attacca le libertà di ricerca, quelle politiche e persino il lavoro, nella misura in cui molte delle attività di ricerca sono condotte da precari esposti al ricatto occupazionale e, dunque, alla “direzione culturale” imposta dall’autorità giudiziaria, oltre che dal complesso delle agenzie responsabili del governo della ricerca e del reclutamento universitario (agenzie e programmi generalmente refrattari a metodi e approcci emici allo studio dei fenomeni sociali “controversi” e, pertanto, sinistramente affini alla logica dell’autorità giudiziaria),
Tra le tante iniziative previste in autunno, le principali sono quelle organizzate presso l‘Università Ca’ Foscari di Venezia (lo scorso 12 Settembre), quella di Modena (il prossimo 1 Ottobre) e, infine, a Bologna (il 14 Ottobre).
Di seguito il programma del secondo appuntamento, quello organizzato presso l’ateneo modenese, dal titolo “Riflettere e coordinarsi. Giornata di studio per la tutela della libertà di ricerca e dell’etnografia”.
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Riflettere e coordinarsi

Giornata di studio per la tutela della libertà di ricerca e dell’etnografia

 

Modena, 1 Ottobre, h. 9.30-19.00

Aula Magna del Dipartimento di

Scienze del Linguaggio e della Cultura

Largo Sant’Eufemia 19

 

Avvio dei lavori, h. 9.30

Introduzione

Pietro Saitta, Sotto assedio: cittadinanza attiva, libertà, ricerca  

 

Saluti

Filippo Zerilli,  direttore di «Anuac»

Andrea Fumagalli, redazione di «Effimera»

Domenico Perrotta, redazione di «Etnografia e ricerca qualitativa»

 

Disciplinare i liberi saperi: la governance universitaria

Modera: Stefano Boni

 

Berardino Palumbo, Della doppia espropriazione di una scienza sociale critica

Mauro Van Aken,  «There is no such thing as politics!». Etnografia e autodisciplina nell’epoca della valutazione tecnica

Ariana S. Cota e Luca Sebastiani, La ricerca socialmente impegnata tra tecnologie governamentali, pratiche repressive e disciplinamento epistemologico. Un contributo al dibattito dallo Stato spagnolo

Salvo Torre, Il sapere deviante del General Intellect

 

Pausa, 11.30 – 11. 45

 

Disciplinare i liberi saperi: neutralizzare la ricerca

Modera: Amalia Rossi

 

Alessandra Russo e Francesco Strazzari, Sovranità vs. Biopolitica: le scienze sociali all’angolo

Mara Bertoni, Il potere sovversivo dell’etnografia. Metodo pro-attivo

Lia Viola, Antropologia queer e le forme della censura: dall’omonazionalismo al panico del «gender»

 

Interventi dal pubblico

 

Chiusura prima parte, h. 13.00

Avvio seconda parte,  h 15.00

 

La ricerca sociale nei contesti di violenza strutturale

Modera: Pietro Saitta

 

Gennaro Avallone, La paura di parlare, la difficoltà di raccontare. Note da una ricerca sul campo

Domenico Perrotta, L’etnografia e l’intervento sociale

Ilaria Marotta e Salvatore  Monaco, Ricerca qualitativa: tra rischi e dilemmi metodologici

 

Ricerche represse 

Modera: Stefano Boni

 

Enrico Gargiulo, Rappresentazioni della folla e visioni dell’ordine pubblico: la delegittimazione del dissenso tra sapere di polizia e ricerca sociale embedded

Margherita Grazioli e Carlotta Caciagli, Socialmente pericolosi? Ricerca etnografica e attivismo nei Movimenti per il Diritto all’Abitare

 

Pausa, h. 16.45 – 17.00

 

Ricercare e resistere

Modera: Amalia Rossi

 

Francesca Biancani, Alcune osservazioni su cognitariato e giustizia globale a partire dal caso Regeni 

Alessandro Deiana, Libertà di ricerca e ricerca della libertà

 

Iniziative e comunicazioni

Piccolo Opificio Sociologico, Banchi di nebbia (nella ricerca italiana)

Presentazione dell’Osservatorio per la libertà di ricerca sui fascismi di ieri e di oggi

 

Conclusioni

Francesca Coin, Dalla parte degli intrepidi

Amalia Rossi e Stefano Boni, Riflettere e coordinarsi

 

Domande e interventi dal pubblico

 

Chiusura dei lavori, h. 19.00

 

Qui si può scaricare il programma in pdf: programma-modena-1-ottobre-2016

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