Genealogie del XXI secolo
27-28 maggio 2022

Giso Amendola, Barbara Bastos, Gabriele Battaglia, Santo Burgio, Carlo
Colloca, Alisa Del Re, Pinella Di Gregorio, Raul Sanchez Cedillo, Andrea
Fumagalli, Francesca Longo, Lidia Lo Schiavo, Christian Marazzi,
Stefania Mazzone, Sandro Mezzadra, Marina Montanelli, Cristina Morini,
Gianni Petino, Simone Pieranni, Francesco Raniolo, Francesco Raparelli,
Saro Romeo, Salvo Torre, Carlo Vercellone

Aula Magna – Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Via Vittorio Emanuele II, 49, Catania

 

Il 27 e 28 maggio si terrà presso il dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania il convegno intitolato Genealogie del XXI secolo. Nei due giorni del convegno si discuterà dei mutamenti che stanno avvenendo nella società globale, dai conflitti alle trasformazioni dei modelli politici, dalla struttura dei sistemi economici alle nuove forme di organizzazione sociale.

Le due giornate sono state immaginate come un momento in cui studiose e studiosi di varie università europee, giornalisti e intellettuali potessero confrontarsi, da prospettive differenti, sui grandi mutamenti in atto e sull’origine delle diverse crisi che stanno disegnando il futuro della vita sul pianeta. Il titolo del convegno richiama un testo di Giovanni Arrighi, ripubblicato recentemente, in cui si prospettava una lunga fase di conflitti legata allo spostamento dell’asse dell’economia mondiale. Nei due giorni di convegno i diversi interventi proveranno ad affrontare alcuni dei grandi problemi che si pongono all’analisi della situazione attuale, partendo dal presupposto che in questa fase il pensiero critico rivesta un’importanza fondamentale.

La prima giornata si dividerà in quattro sessioni in cui si discuterà intorno a alcune categorie come guerra, egemonia, femminismo, migrazioni, ecologia politica. La seconda giornata sarà invece organizzata in un’unica sessione di confronto collettivo intitolata Sistema-mondo, crisi di egemonia e nuovi scenari.

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La modernità capitalista si è definita come un’epoca di trasformazioni sociali violente e radicali. Alle crisi degli ultimi anni si sta adesso aggiungendo la prospettiva dell’allargamento del conflitto armato. La situazione attuale si configura sicuramente come un processo di grande mutamento che dipende da dinamiche che si sono espresse nei processi di globalizzazione e nella nascita dell’età neoliberale. I mutamenti degli ultimi anni sembrano però configurare chiaramente una trasformazione che coinvolge l’intero pianeta e che sembra definire un’epoca caratterizzata da una pesante instabilità politica, sociale, economica e dalla crisi ecologica. L’intensificarsi dei conflitti armati e il progressivo mutamento di ruolo delle istituzioni politiche sembrano configurare uno scenario in cui gran parte dei dispositivi che hanno definito la società degli ultimi secoli tende a scomparire o a cambiare i propri connotati.

Giovanni Arrighi alcuni anni fa proponeva di interpretare la crisi in atto come una crisi di egemonia, che segnava il passaggio del centro del sistema-mondo dagli Stati Uniti alla Cina, una fase conflittuale in cui l’affermazione di una nuova potenza economica comporta anche un mutamento delle strutture politiche e culturali. Insieme a queste trasformazioni però stiamo attraversando una fase in cui un insieme di movimenti sociali e forme di espressione di conflitto sta ridefinendo anche le modalità della partecipazione politica, mettendo in discussione le categorie tradizionali, perché la fase storica in cui viviamo sarà sicuramente connotata dalla crisi ecologica e dalla presenza del limite dell’azione storica del capitalismo globalizzato. I movimenti ecologisti, quelli per il superamento del patriarcato e le varie proposte che provengono dal dibattito decoloniale, le nuove soggettivazioni, agiscono nello stesso scenario in cui si affermano i conflitti armati e la proposta di tornare a improbabili forme di accentramento del potere politico e militare.

Riflettere sulle genealogie plurali del XXI secolo può dunque essere utile per discutere sugli elementi che hanno definito finora le trasformazioni del sistema globale, per confrontarsi sulle interpretazioni dei mutamenti in atto, per parlare dei percorsi che possono determinare il superamento della grandi disuguaglianze storiche.

Il 27 e 28 maggio discuteremo intorno a una serie di parole chiave – Guerra, Egemonia, Femminismo, Migrazioni, Ecologia politica – per partecipare a una riflessione collettiva sempre più diffusa intorno alle possibilità di costruire una società oltre la crisi.

Per seguire la diretta:

 

PROGRAMMA GENEALOGIE DEL XXI SECOLO

VENERDÌ 27 MAGGIO 2022
ORE 9.30-13.30

Saluti istituzionali
Pinella Di Gregorio

Presentazione e Conduzione
Stefania Mazzone

Prima Sessione
Giso Amendola, Spettri sovrani
Gabriele Battaglia, Cina: armonia e cooperazione senza egemonia
Christian Marazzi, Egemonia imperiale e egemonia monetaria
Simone Pieranni, Cina – Asia – MO
Francesca Longo, Fine dell’Utopia? La guerra costituente

Seconda sessione
Carlo Vercellone, Comune come alternativa
Salvo Torre, La crisi socio-ecologica come limite della modernità
capitalista
Alisa Del Re, Femminismo e la rivoluzione dei corpi
Sandro Mezzadra, Pensare la guerra con Arrighi

VENERDÌ 27 maggio
ORE 15.30-19.30

Terza sessione
Andrea Fumagalli, Governance monetaria
Francesco Raniolo, Democrazie illiberali
Francesco Raparelli, La guerra in Ucraina
Raul Sanchez Cedillo, Nel crinale del secolo tra guerra e fascismo

Quarta sessione
Cristina Morini, Soggetti imprevisti e resistenze al disamore
Santo Burgio, Arrighi e il secolo del sottosviluppo
Gianni Petino, Sistemi-mondo e crisi della geopolitica
Carlo Colloca, Migranti, territori e retoriche politiche

 

SABATO 28 maggio
ORE 10.00-14.00

Sistema-mondo, crisi di egemonia e nuovi scenari

Coordina
Saro Romeo

Interverranno
Giso Amendola, Bárbara Bastos Sergio do Nascimiento, Gabriele Battaglia, Santo Burgio, Carlo Colloca, Alisa Del Re, Lidia Lo Schiavo, Stefania Mazzone, Marina Montanelli, Gianni Petino, Simone Pieranni, Francesco Raniolo, Francesco Raparelli, Salvo Torre

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