Uno struggente documentario girato da Caoimhe Butterly al Pireo, il porto di Atene. Donne, uomini, bambini dall’Iraq, dalla Siria, dall’Afghanistan, bloccati in una dimensione sospesa, tra il passato che hanno lasciato (emerge qualche ricordo doloroso di violenza, oppure il pensiero della madre ammalata che è rimasta là…) e un futuro che non si riesce a vedere. Sperando di poter passare, sognano una casa, una vita normale, ricorre il desiderio di una scuola per i ragazzi. Si riflette sull’ingiustizia, sui giorni che passano. Una ragazza promette che farà la giornalista o l’avvocata per poter raccontare al mondo.

Interviews by Caoimhe Butterly with some of the Iraqi, Syrian and Afghani women, men and children stranded in Piraeus port, Athens, while they attempt to seek refuge. Reflections of hopes, frustrations, separation and limbo.

 

 

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