Dossier a cura di Black Lives Matter Roma e Rete G2 – Seconde Generazioni, con il contributo di ActionAid Italia, ASGI Lazio, Associazione 21 Luglio, Comunità di Sant’ Egidio, Clinica del diritto dell’Immigrazione e della cittadinanza dell’Università di Roma Tre, Lucha y Siesta – Casa delle Donne. Per scaricare il dossier: Dossier.Cittadinanza
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Era il 2016. Nello scantinato di un’occupazione abitativa a Roma, sede anche della leggendaria Radio Sonar – lontano dalle proteste di Ferguson e dall’esplosione di Black Lives Matter – ci veniva un’idea: di prendere, come Robin Hood, il famoso poeta, medico e atleta, Neal Hall, che era in residenza all’illustre American Academy, e di portarlo lì tra noi, per una performance chiamata Race&Poetry. Ci avrebbe aiutato a decostruire le percezioni tossiche che infestano la lingua, la pelle, i corpi.
Dopo cinque anni qualcosa è cambiato, molto ancora no. La rete G2, attiva fin dal 2005, e che a volte si riuniva nello stesso scantinato, oggi promuove vaste campagne di informazione (https://www.
Sull’ondata di eventi globali, e grazie a nuove soggettività in divenire come BLM Roma, viene pubblicato un dossier sulla cittadinanza ai 18 anni, che è strumento utilissimo per comprendere e navigare l’istituto dello ius soli in Italia, parzialmente introdotto dal governo Letta nel 2013 in modifica alla legge del 1992, ma attuato in modo diversissimo da comune a comune. Il dossier valorizza il margine di manovra all’interno dell’attuale legislazione, che certo, come ha rilanciato Letta a marzo 2021, ha urgente bisogno di riforma, ma che, secondo i redattori del dossier, nasconde da un lato “un potenziale inespresso”, dall’altro una serie di prassi illegali e arbitrarie che (a conoscerle) si possono impugnare.
Al 35% di chi ha 18 anni nel territorio di Roma e provincia la cittadinanza non viene infatti “concessa” per ragioni che vanno dal “vuoto anagrafico” alla mancanza di un contratto di locazione, o alla sua interruzione, fino alle strategie punitive del Piano Casa del 2014, che impedisce l’accesso alla cittadinanza ai residenti di stabili occupati (o “beni comuni”?) e dei “campi attrezzati” (dallo stesso comune) per minoranze rom e sinti. I numeri sono importanti: 860.000 studenti nelle scuole italiane sono di cittadinanza non-italiana, e solo nella provincia di Roma quest’anno avremmo 6.000 neocittadini. Ma le procedure restano individuali, spesso demandate agli stessi adolescenti, costretti a destreggiarsi nella burocrazia del Belpaese nel brevissimo arco di tempo tra il diciottesimo e il diciannovesimo anno. Passato il termine, diventi “clandestino”. In pratica, i numeri parlano di una cittadinanza che niente ha a che fare con la cultura, ma che, al momento, è principalmente cittadinanza economica.
Per questo, BLM Roma, (ma anche Bergamo, Ravenna, Verona, Milano, Bologna…) ha un sogno: unificare tutti i pezzetti di movimento che rispondono ai dispositivi frammentari della cittadinanza, e agire globalmente, non solo nel mondo, ma nello stesso modo; con la speranza che la rete possa formare sempre più connessioni, in ogni città d’Italia. Soprattutto al Sud.
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