Per settimane il movimento dei Gilets Jaunes ha portato centinaia di migliaia di persone nelle strade di tutta la Francia. Uomini e donne che spesso manifestavano per la prima volta. Il rincaro del prezzo del carburante è stata la scintilla che ha dato fuoco alla prateria. Sofferenza, frustrazione e senso di ingiustizia non sono mai state così diffuse, in Francia e nel mondo. Ora, in tutto il paese, si stanno organizzando centinaia di comitati locali. Effimera apre il nuovo anno proponendovi la traduzione del secondo appello dei Gilets Jaunes, riuniti a Commercy (Parigi) per costruire una federazione dei comitati di lotta sul modello di quanto era stato proposto a suo tempo dalla Comune di Parigi. Una “Assemblea delle Assemblee”, la Comune dei Comuni. Che sia di buon auspicio per questo 2019 che incomincia! Questo il nostro augurio! Traduzione a cura di Salvatore Palidda

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Parigi – 30 dicembre 2018

Secondo appello dei Gilets jaune di Commercy

L’ASSEMBLEA DELLE ASSEMBLEE!

A tutti i Gilet gialli. A tutti quelli che non l’indossano ancora ma hanno una rabbia nello stomaco.

Sono ormai più di sei settimane che occupiamo gli incroci e le rotatorie, i luoghi pubblici, le strade e che siamo presenti in ogni pensiero e in ogni conversazione.
Teniamo duro!

È da molto tempo che una lotta non aveva tanto successo, che non era così appoggiata e così incoraggiante!

– Incoraggiante perché i governanti hanno tremato e tremano ancora sul loro piedistallo
– Incoraggiante perché iniziano a concedere qualche briciola
– Incoraggiante perché non ci stanchiamo e siamo abbandonati da pochi

–  Incoraggiante perché non ci lasciamo più imbrogliare da chi ci dà qualche osso da rosicchiare
– Incoraggiante perché tutti noi impariamo a rispettarci l’un l’altro, a capirci, ad apprezzarci l’un l’altro nella nostra diversità. I collegamenti sono stati tessuti. Le modalità di funzionamento sono provate. E questo non possono portarcelo più via
– Incoraggiante anche perché abbiamo capito che non dobbiamo dividerci di fronte alle avversità. Abbiamo capito che i nostri veri nemici sono i pochi che hanno immense ricchezze che non condividono: i 500 più ricchi in Francia hanno moltiplicato per tre la loro fortuna dalla crisi finanziaria del 2008, per raggiungere 650 miliardi di € !!! Le donazioni fiscali e sociali alle grandi aziende ammontano anche a centinaia di miliardi all’anno. È intollerabile!
– Incoraggiante infine, perché abbiamo capito che siamo stati in grado di rappresentare noi stessi, senza cuscinetto tra i potenti e il popolo, senza partiti che canalizzano idee per il proprio profitto, senza corpi intermedi destinati ad ammortizzare gli shock, ad oliare il sistema, piuttosto che difenderci

Oggi piangiamo le vittime della repressione, diversi morti e decine di feriti gravi. Maledetti coloro che hanno permesso questo, ma sappiano che la nostra determinazione è intatta!
Siamo orgogliosi del percorso compiuto così rapidamente e di tutti questi risvegli che sono vittorie verso la frantumazione del loro sistema.
E sentiamo molto bene che questo orgoglio è condiviso da molte persone.

Come potrebbe essere altrimenti, quando questo sistema, e questo governo che lo rappresenta, stanno costantemente distruggendo le conquiste sociali, i legami tra le persone e il nostro caro pianeta?

Dobbiamo continuare, è vitale. Dobbiamo amplificare questi primi risultati, senza fretta, senza esaurire noi stessi, ma senza scoraggiarci. Prendiamoci il tempo, riflettiamo con calma.

Invitiamo pertanto tutti coloro che condividono questa rabbia e il bisogno di cambiare, di continuare a lottare, a indossare con orgoglio il loro Gilet giallo, senza paura.

Ora dobbiamo riunirci ovunque, formare assemblee cittadine, popolari, a misura umana, dove le parole e l’ascolto siano regine.

Assemblee nelle quali, come a Commercy, ogni decisione è presa collettivamente, dove delegati vengono designati per applicare e mettere in musica le decisioni. Non il contrario! Non come nel sistema attuale. Queste assemblee porteranno le nostre rivendicazioni popolari ugualitarie, sociali ed ecologiche.

Alcuni si autoproclamano rappresentanti nazionali o preparano liste per le future elezioni. Noi pensiamo che non sia un buon modo di procedere, tutti lo avvertono: la parola, le nostre parole si perdono nel dedalo delle dichiarazioni o sono manipolate, come è tipico del sistema attuale.

Riaffermiamo qui una volta di più l’assoluta necessità di non lasciarsi confiscare la parola da nessuno.

Quando le assemblee democratiche saranno create, in più luoghi possibili, esse apriranno un programma di rivendicazioni.

Il governo ha chiesto ai sindaci di creare dei cahiers de doléances nei comuni. Noi temiamo che facendo così le nostre rivendicazioni vengano recuperate e manipolate a loro piacimento e che alla fine, non riflettano più la nostra diversità.

Dobbiamo assolutamente mantenere il controllo su questi mezzi d’espressione! Perciò facciamo appello perché siano aperte assemblee popolari!

Che possano essere indette dal popolo e per il popolo!

Chiediamo che si apra un grande incontro nazionale delle commissioni locali a Commercy.

Contando sulla forza del successo del nostro primo appello, vi invitiamo ad organizzare questo incontro democraticamente, a gennaio, qui a Commercy, con delegati da tutta la Francia, per raccogliere le richieste e metterle in comune.

Vi proponiamo anche di discutere insieme tutte le conseguenze del nostro movimento.

Vi proponiamo infine di trovare una modalità di organizzazione collettiva dei Gilets gialli, autenticamente democratica, rispettando le tappe delle delegazioni.

Insieme creiamo l’Assemblea delle Assemblee, la Comune dei Comuni. Questo è il significato della Storia, questa è la nostra proposta.

VIVA IL POTERE AL POPOLO, DAL POPOLO E PER IL POPOLO!

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Versione originale francese

30 décembre 2018

L’ASSEMBLÉE DES ASSEMBLÉES!

Notre deuxième appel s’adresse :

A tous les Gilets Jaunes. A toutes celles et ceux qui ne portent pas encore le gilet mais qui ont quand même la rage au ventre.

Cela fait désormais plus de six semaines que nous occupons les ronds-points, les cabanes, les places publiques, les routes et que nous sommes présents dans tous les esprits et toutes les conversations.

Nous tenons bon !

Cela faisait bien longtemps qu’une lutte n’avait pas été aussi suivie, aussi soutenue, ni aussi encourageante !

– Encourageante car nos gouvernants ont tremblé et tremblent encore sur leur piédestal

– Encourageante car ils commencent à concéder quelques miettes.

– Encourageante car nous ne nous laissons désormais plus avoir par quelques os à ronger.

– Encourageante car nous apprenons toutes et tous ensemble à nous respecter, à nous comprendre, à nous apprécier, dans notre diversité. Des liens sont tissés. Des modes de fonctionnement sont essayés. Et ça, ils ne peuvent plus nous l’enlever.

– Encourageante aussi, car nous avons compris qu’il ne faut plus nous diviser face à l’adversité. Nous avons compris que nos véritables ennemis, ce sont les quelques détenteurs d’une richesse immense qu’ils ne partagent pas : les 500 personnes les plus riches de France ont multiplié par 3 leur fortune depuis la crise financière de 2008, pour atteindre 650 milliards d’€!!! Les cadeaux fiscaux et sociaux faits aux plus grandes sociétés s’élèvent également à plusieurs centaines de milliards par an. C’est intolérable !

– Encourageante enfin, car nous avons compris que nous étions capables de nous représenter nous mêmes, sans tampon entre les puissants et le peuple, sans partis qui canalisent les idées à leur seul profit, sans corps intermédiaires davantage destinés à amortir les chocs, à huiler le système, plutôt qu’à nous défendre.

Nous pleurons aujourd’hui les victimes de la répression, plusieurs morts et des dizaines de blessés graves. Maudits soient ceux qui ont permis cela, mais qu’ils sachent que notre détermination est intacte, bien au contraire !

Nous sommes fiers de ce chemin accompli si vite et de toutes ces prises de conscience qui sont autant de victoires sur leur système écrasant.

Et nous sentons très bien que cette fierté est partagée par énormément de gens.

Comment pourrait-il en être autrement, alors que ce système et ce gouvernement qui le représente n’ont de cesse de détruire les acquis sociaux, les liens entre les gens, et notre chère planète?

Il nous faut donc continuer, c’est vital. Il nous faut amplifier ces premiers résultats, sans hâte, sans nous épuiser, mais sans nous décourager non plus. Prenons le temps, réfléchissons autant que nous agissons.

Nous appelons donc toutes celles et ceux qui partagent cette rage et ce besoin de changement, soit à continuer à porter fièrement leur gilet jaune, soit à l’enfiler sans crainte.

Il faut désormais nous rassembler partout, former des assemblées citoyennes, populaires, à taille humaine, où la parole et l’écoute sont reines.

Des assemblées dans lesquelles, comme à Commercy, chaque décision est prise collectivement, où des délégués sont désignés pour appliquer et mettre en musique les décisions. Pas l’inverse ! Pas comme dans le système actuel. Ces assemblées porteront nos revendications populaires égalitaires, sociales et écologiques.

Certains s’autoproclament représentants nationaux ou préparent des listes pour les futures élections. Nous pensons que ce n’est pas le bon procédé, tout le monde le sent bien, la parole, notre parole va se perdre dans ce dédale ou être détournée, comme dans le système actuel.

Nous réaffirmons ici une fois de plus l’absolue nécessité de ne nous laisser confisquer notre parole par personne.

Une fois ces assemblées démocratiques créées, dans un maximum d’endroits, elles ouvriront des cahiers de revendications.

Le gouvernement a demandé aux maires de mettre en place des cahiers de doléances dans les mairies. Nous craignons qu’en faisant ainsi nos revendications soient récupérées et arrangées à leur sauce et qu’à la fin, elles ne reflètent plus notre diversité. Nous devons impérativement garder

la main sur ces moyens d’expression du peuple! Pour cela, nous appelons donc à ce qu’ils soient ouvert et tenus par les assemblées populaires!

Qu’ils soient établis par le peuple et pour le peuple!

Depuis Commercy, nous appelons maintenant à une grande réunion nationale des comités populaires locaux.

Fort du succès de notre 1er appel, nous vous proposons de l’organiser démocratiquement, en janvier, ici à Commercy, avec des délégués de toute la France, pour rassembler les cahiers de revendications et les mettre en commun.

Nous vous proposons également, d’y débattre tous ensemble des suites de notre mouvement.

Nous vous proposons enfin de décider d’un mode d’organisation collectif des gilets jaunes, authentiquement démocratique, issu du peuple et respectant les étapes de la délégation.

Ensemble, créons l’assemblée des assemblées, la Commune des communes. C’est le sens de l’Histoire, c’est notre proposition.

VIVE LE POUVOIR AU PEUPLE, PAR LE PEUPLE, ET POUR LE PEUPLE !

Fonte da cui è stato tratto l’appello 

 

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