Nell’intento di continuare ad approfondire le modalità di accumulazione del capitalismo di piattaforma e soprattutto le nuove configurazioni del lavoro sottese a tale contesto, proponiamo la lettura dell’ottima introduzione di Emiliana Armano, Annalisa Murgia, Maurizio Teli al libro da loro curato: Platform capitalism e confini del lavoro negli spazi digitali, appena uscito per Mimesis/Eterotopie. “Un libro collettaneo che offre uno sguardo critico sui processi di produzione del valore mediati dalla digitalizzazione e come i suoi confini sono socialmente costruiti”. “Si può parlare infatti di walled garden, giardini recintati in cui l’accesso e circolazione di contenuti non sono affatto liberi, ma soggetti a molteplici e cangianti forme di controllo”.

Contributi al volume di Ursula Huws, Trebor Scholz, Alessandro Delfanti e Johan Söderberg, Marco Briziarelli, Bertram Niessen, Andrea Fumagalli. Note conclusive di Maurizio Teli.

Ringraziamo i curatori e l’editore, Mimesis, per averci messo a disposizione questo testo.

Buona lettura

Clicca qui per scaricare e leggete Platform capitalism_Armano_Murgia_Teli_Mimesis 2017

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Immagine in apertura: Nam June Paik’s Global Groove (1973)

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