All’indomani della cattura di Cesare Battisti e della vergognosa gogna mediatica cui è stato sottoposto nel trasferimento al carcere di Oristano, alcune dichiarazione (personali) di Francesco Caruso diventavano oggetto di una nuova caccia alle streghe (o, meglio, ai supposti tali “cattivi maestri”) sino a chiedere il suo licenziamento dall’Università di Catanzaro. Tale intimidazione si inquadra in un clima che mina sempre più la libertà di parola e di ricerca. Effimera è stata sempre assai sensibile a tale tema e anche se il contenuto dell’appello e le modalità della sua costruzione possono non incontrare un’incondizionata approvazione, ritiene doverosa un’opera di diffusione capillare per denunciare il montare di tale clima
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Al Presidente della Repubblica
Prof. Sergio Mattarella
Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dott. Marco Bussetti
APPELLO DEI DOCENTI UNIVERSITARI
A FAVORE DI FRANCESCO CARUSO
Il 13 gennaio scorso, in relazione alla cattura di Cesare Battisti, Francesco Caruso, docente a contratto di Sociologia presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro ed ex deputato di Rifondazione Comunista, rilasciava ad Adn Kronos la seguente dichiarazione: «A distanza di 40 anni da episodi del tutto deprecabili, questo accanimento, questo scalpo da portare in dote di questo ormai quasi settantenne mi sembra una sete di vendetta che non ha nessuna altra funzione se non ripagare l’odio e il rancore di questi signori al governo».
E ancora: « Contro queste dichiarazioni si è schierato il vice presidente del gruppo Lega al Senato, Enrico Montani, che ha chiesto al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di rimuovere Francesco Caruso dall’incarico di docente. Il testo dell’interrogazione[2], che recepisce le istanze del sindacato di polizia FSP, afferma la necessità di smettere di «dare voce ai cattivi maestri nelle nostre università». Nella nostra qualità di docenti di insegnamenti – giuridici e di materie affini – non solo non troviamo scorrette le dichiarazioni di Francesco Caruso, al punto da qualificarlo «cattivo maestro». Al contrario, riteniamo che l’appello alla Costituzione e alla funzione rieducativa della pena sia corretto ed opportuno, specialmente a fronte delle molteplici violazioni dei diritti dei detenuti, tra le quali va annoverata anche la sgradevole esposizione mediatica della persona in vinculis. Piuttosto, troviamo assai preoccupanti e inopportuni i toni dell’interrogazione parlamentare, che violano innanzitutto il diritto di libertà di parola e di critica di un cittadino e che suonano sinistramente minacciosi nei confronti dell’Università e dei suoi docenti, considerati come un covo di «cattivi maestri», ai quali viene imposto l’allineamento sulle posizioni politiche della maggioranza, pena la rimozione. Per tutte queste ragioni esprimiamo la nostra solidarietà al Collega Francesco Caruso e invitiamo il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a prendere atto dell’irricevibilità sostanziale della suddetta interrogazione e a evitare qualunque misura punitiva nei confronti del dott. Francesco Caruso, il quale, docente a contratto, è privo degli strumenti di difesa riconosciuti ai docenti “strutturati”. Pietro Saitta, Università di Messina Carlo Fiorio, Università di Perugia Filippo Gliunchedi, Università Niccolò Cusano di Roma Adelmo Manna, Università di Foggia Mario Deganello, Università di Torino Francesca Ruggieri, Università dell’Insubria Alessandra Sanna, Università di Firenze Livia Mercati, Università di Perugia Lina Caraceni, Università di Macerata Alessandro Diddi, Università della Calabria Giuseppe Della Monica, Università di Cassino e del Lazio Meridionale Stefania Carnevale, Università di Ferrara Alessandro Sammarco, Univerità di Salerno Maria Rosaria Marella, Università di Perugia Rossella Fonti, Università di Perugia Marilena Colamussi, Università di Bari Maurizio Oliviero, Università di Perugia Fabio Salvatore Cassibba, Università di Parma Agata Ciavola, Università Kore di Enna Adonella Presutti, Università di Verona Fabrizio Siracusano, Università di Catania Carla Pansini, Università “Parthenope” di Napoli Vico Valentini, Università di Perugia Angela Procaccino, Università di Foggia Gianrico Ranaldi, Università di Cassino e del Lazio Meridionale Stefania Sartarelli, Università di Perugia Sergio Moccia, Università di Napoli Serenella Pieroni, Università di Perugia Anna Maria Maugeri, Università di Catania Alessandro Spena, Università di Palermo Agostino De Caro, Università del Molise Clelia Iasevoli, Università di Napoli Oreste Dominioni, Università di Milano Daniele Vicoli, Università di Bologna Alessandro De Giorgi, San Jose State University Devi Sacchetto, Università di Padova Giuseppe Campesi, Università di Bari Cirus Rinaldi, Università di Palermo Marcello Maneri, Università degli Studi di Milano Bicocca Giuseppe Mosconi, Università di Padova Alvise Sbraccia, Università di Bologna Francesca Vianello, Università di Padova Serena Quattrocolo, Università del Piemonte Orientale Maria Grazia Ardizzone, Università di Perugia Francesco Schiaffo, Università di Salerno Gabriele Fornasari, Università di Trento Francesca Curi, Università di Bologna Donato Castronuovo, Università di Ferrara Carlo Fiore, Università di Napoli Enrico Gargiulo, Università di Venezia [1] Cfr. https://www.adnkronos.com/fatti/politica/2019/01/13/battisti-estrema-sinistra-fuori-dal-coro_MaqsRTkFaVXdBsvP4jyICK_amp.html. [2] Atto di sindacato ispettivo 4-01094. Immagine in apertura: Fatma Bucak, Omne vivum ex ovo – Nomologically possible anyhow, 2013
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